beni demoetnoantropologici
Spauracchio
caccia, pesca e raccolta - caccia
ambito bergamasco
sec. XX
legno, taglio/ scortecciatura/ tornitura
rami di salice, taglio/ intreccio
ferro, fusione/ trafilatura/ piegatura
cm 18 x 50
L'oggetto è costituito da un manico in legno e da un telaio circolare, formato da un filo di ferro perimetrale e frammenti di rami più sottili, assicurati tra loro mediante rami di salice intrecciati.
G.B. Muzzi (2003, p. 116) riferisce che gli uccelli di passo erano richiamati dal canto dei loro simili in cattività, che li induceva a scendere nell'appostamento del roccolo (ròcol). Il roccolatore si apprestava quindi a lanciare in aria gli spauracchi, il cui volo simulava quello del falco. Gli uccelli, spaventati, abbassavano il loro volo di fuga sotto le piante, tra le quali erano però tese le fitte maglie delle reti in cui s'andavano ad insaccare.
Funzione: spaventare gli uccelli simulando il volo del falco
Modalità d'uso: L'oggetto, afferrato lungo il manico, veniva lanciato in aria dal casello del roccolo per simulare il volo di un predatore.
Occasione: uccellagione
Collocazione nell'ambiente: nel casello del roccolo
Cronologia d'uso: sec. XX prima metà
discreto