beni demoetnoantropologici
Pala spulatrice
attività agro-silvo-pastorali - attività agricola
ambito bergamasco
secc. XIX-XX
legno dolce, taglio/ scortecciatura/ sagomatura/ piallatura/ levigatura
ferro, fusione/ tornitura
cm 11 x 37 x 119
L'oggetto è formato da un lungo manico a sezione circolare che si allarga a formare una pala di forma trapezoidale a margini laterali rialzati. Il bordo destro presenta una lunga crepa con riparata con sei cuciture singole in filo di ferro.
P. Scheuermeier (1996, vol. I, pp. 134-136) precisa che la ventilazione veniva fatta solamente dove si trebbiava su un'aia aperta. Il mucchio di grano veniva lanciato con pale e forche, possibilmente controvento, in modo da dividere cereale e pula. Il lavoro, molto lungo, veniva fatto dagli uomini la sera della trebbiatura o la mattina dopo. Egli spiega inoltre che questa forma di pala era tipica dell'Italia settentrionale, era ricavata da un unico pezzo di legno e risultava molto comoda poiché raccoglieva una grande quantità di cereale. G. B. Muzzi (2001, p. 79) spiega che l'operazione della separazione della granella dei cereali dalla pula era piuttosto complessa, in quanto prevedeva di lanciare il cereale ad una certa distanza, con movimento circolare della pala attorno all'asse del lanciatore. Il grano, più pesante, cadeva più lontano formando un mucchio ad arco. Più vicini cadevano erbacce e sassolini, mentre la pula era dispersa dal vento.
Funzione: separazione dei grani dalla pula e dalle impurità
Modalità d'uso: L'oggetto veniva impugnato saldamente con entrambe le mani in posizione sfalsata, quindi veniva immerso nel mucchio di cereali (frumento per lo più, ma anche orzo, segale e avena) e sollevato, lanciando con forza il contenuto ad una certa distanza, con movimento circolare della pala attorno all'asse del lanciatore. In questo modo avveniva la separazione della granella dalla pula: questa infatti, più leggera veniva dispersa dal vento, mentre il grano, più pesante, cadeva a terra.
Occasione: dopo la mietitura e la battitura, alla fine della stagione estiva
Cronologia d'uso: secc. XIX-XX
Funzione: insaccare i cereali
Occasione: dopo la trebbiatura e la crivellazione
Cronologia d'uso: XIX-XX sec.
buono